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Libertà in un palmo di mano (La Resistenza nelle vie di Bresso) – 24 aprile h 21 sul Canale YouTube delle Scuole Civiche di Bresso

Libertà in un palmo di mano

In occasione del 75mo Anniversario della Liberazione, VENERDI’ 24 APRILE ALLE ORE 21.00 le Scuole Civiche di Bresso propongono sul canale YOUTUBE la première del filmato “LIBERTA’ IN UN PALMO DI MANO”, spettacolo sui partigiani bressesi andato in scena al Centro Civico nel 2015. Lo spettacolo resterà disponibile on line anche nei giorni seguenti.

LA SCHEDA DELLO SPETTACOLO

LIBERTA’ IN UN PALMO DI MANO (La Resistenza nelle via di Bresso)

Elaborazione drammaturgica di Sacha Oliviero e Laura Corbella da una ricerca storica di Fortunato Zinni pubblicata nel volume “Bresso e la sua gente” di F. Zinni e A. Radaelli

con Laura Corbella

e con i musicisti Daniele Arzuffi, Francesca Mamotti e Gabriele Mamotti

Direzione musicale di Daniele Arzuffi

Regia di Sacha Oliviero

Spettacolo prodotto dalle Scuole Civiche di Bresso con il patrocinio del Comune di Bresso

Riprese e montaggio video a cura di StudioCine Cavandoli (Simona Lanzi e Sergio Cavandoli)

 

Via Villa, piuttosto che Via Centurelli, Via Grassi, Via Brioschi o Via Panzeri, per un bressese sono luoghi pregni di ricordi ed esperienza di vita personale. Ma forse non tutti conoscono le biografie degli uomini a cui sono state intitolate queste strade. Furono anch’essi dei bressesi, di nascita quando non acquisiti. Giovani che dopo l’armistizio del 1943 rifiutarono l’arruolamento nelle milizie repubblichine di Salò e andarono a combattere in montagna il nemico tedesco oppure continuarono a svolgere la loro attività per la libertà della Nazione a Bresso; in alcuni casi furono arrestati e deportati nei campi di concentramento in Polonia piuttosto che in Germania. Partigiani bressesi, insomma, caduti in nome della libertà.

Lo spettacolo intende ripercorrerne le vicende biografiche, basandosi sul lavoro storiografico svolto da Fortunato Zinni. Ed è proprio partendo dai ricordi che una giovane attrice bressese ha delle vie della sua città che emergeranno figure di donne, reali o immaginarie, che affiancarono questi giovani eroi e che ne ripercorrono le imprese eroiche delineandone il carattere.

La figlia di Aldo Villa che ne rilegge il diario e ricorda il ritrovamento del cadavere del padre e quello di Osvaldo Flore; la partigiana Cleonice Tomassetti, unica donna in mezzo a 42 uomini tra cui il bressese Gino Brioschi a sfilare nel macabro corteo funebre allestito dai tedeschi tra Intra e Fondotoce prima della fucilazione; Bianca Centurelli che vive con l’ingenuità di una bambina la tragedia della deportazione del fratello Giovanni e le azioni partigiane di Giulio; una staffetta partigiana che ricorda le azioni di Oliviero Conti; una delle ragazze bressesi che all’osteria del Risi facevano a gara per ballare con Giulio Grassi e un’altra che nel cortile della “casineta” incantata ascoltava Valentino Panzeri suonare la fisarmonica.

Le musiche della Resistenza sono eseguite da un trio oboe, violoncello e flauto, diretto da Daniele Arzuffi, che nell’interpretazione di alcuni brani si accompagna anche con la chitarra.

In scena è rappresentata una strada e a fare da sfondo scorrono filmati delle vie della Bresso di oggi e immagini di repertorio.

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